È stato presentato sabato 23 giugno,
alle ore 21:30, presso la Piazza Matteotti di Bagnara Calabra, il libro Ti darò il mio cuore di Vincenzo
Laurendi (Caravilla editore). Nel corso della presentazione, trasmessa in
diretta streaming dallo staff dell’emittente radiofonica RadioBagnaraWeb e
moderata dallo storico Natale Zappalà, sono intervenuti: Maria Fedele
(Corrispondente per Calabria Ora), Oreste Kessel Pace (Scrittore), Salvatore Bellantone
(Responsabile Editoriale Caravilla Editore), Carmelo Tripodi (Caravilla
Editore), Bruno Ienco (Presidente della Pro Loco), Eduardo Lamberti Castronuovo
(Assessore alla Cultura e alla Legalità della provincia di Reggio Calabria),
Vincenzo Laurendi (Autore del libro).
Dopo i saluti iniziali di Bruno Ienco,
Maria Fedele e Oreste Kessel Pace hanno svolto un’analisi critica dell’opera.
Maria Fedele ha sottolineto la semplicità e la scorrevolezza della scrittura,
il fascino della trama, l’ottima caratterizzazione dei personaggi, la curiosità
nei confronti dei nuovi linguaggi e della toponomastica Oreste Kessel Pace ha
svolto prima un’analisi editoriale dell’opera, poi un’indagine tecnica del
testo, mettendone in evidenza le particolarità stilistiche. Salvatore
Bellantone ha chiarito qual è la linea editoriale della casa editrice, ha
spiegato in quale maniera si è snodato il lavoro editoriale con l’autore e ha
evidenziato perché, a suo giudizio, l’opera meritava la pubblicazione,
sottolineando alla platea i temi trattati nel romanzo: condizione giovanile,
nuovi linguaggi, rapporto giovani/adulti o tra coetanei, amicizia, amore,
solitudine, giustizia/criminalità, Sud. Carmelo Tripodi ha esternato la sua
felicità per il fatto che la prima pubblicazione di un testo di narrativa
appartenga ad uno dei più validi collaboratori che ha incontrato negli anni e
ha rimarcato di aver creduto nell’opera di Laurendi fin dall’inizio, perché è
stata capace di farlo emozionare, qualità non sempre raggiungibile per mezzo di
un testo di narrativa. L’Assessore Lamberti Castronuovo ha apprezzato l’opera per
diverse ragioni: per la sua semplicità formale e stilistica che gli hanno
consentito di leggerla in pochissimo tempo; per la trama accattivante che lo ha
spinto ad andare sempre più avanti per conoscere l’evoluzione della storia;
perché gli ha consentito di tornare indietro nel tempo e rivedere gli anni
universitari trascorsi nell’Ateneo Messinese e i luoghi del Sud; perché è
un’opera che parla del Sud, dei giovani e che, per mezzo di quest’ultimi, si
rivolge all’intera comunità, allo scopo di metterne in luce i pregi e i difetti
e di fare riflettere su questi ultimi per trovare la via in direzione di una
rinascita del Sud, sotto il vessillo dell’amore nei confronti degli abitanti,
della terra, della legalità.
In conclusione, l’autore Vincenzo
Laurendi ha ringraziato gli editori che hanno creduto sin dall’inizio in lui e
nella sua opera, ha svelato alcune curiosità riguardo l’opera e ha invitato i
giovani a darsi alla scrittura anziché ai vizi e alla criminalità, sottolineando
che la scrittura consente di migliorarsi
sul piano individuale e sociale e, quando diventa una pubblicazione, offre la
stessa possibilità anche agli altri.
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